Pneumologia e Allergologia

MEDICINA OMEOPATICA

 

La storia dell’Omeopatia comincia proprio con le idee e le scoperte del medico tedesco Samuel Hahnemann (1755-1843). Hahnemann coniò il termine "omeopatia" (dal greco "homoios" che significa simile, e "pathos" che significa dolore) per affermare che “Similia Similibus Curentur” ossia il simile cura il simile. La legge di Similitudine, che è uno dei principi base dell’Omeopatia, fu descritta per la prima volta da Ippocrate e Paracelso. La nozione di analogia in medicina, tuttavia, esisteva anche prima di Ippocrate, infatti, le cosmologie premitiche e mitiche con il loro impatto in medicina si fondano essenzialmente su rapporti di analogia che l’uomo antico aveva stabilito col suo ambiente e fu utilizzata da molte culture, inclusa quella Maya, Cinese, Greca, Indo-americana, e Indo-asiatica.
Fu Hahnemann, tuttavia, che per primo codificò la legge dei simili in una scienza medica e sistematica; egli dopo essere divenuto medico ed aver esercitato la medicina per alcuni anni, decise di interrompere la professione perché non condivideva pratiche mediche spesso drastiche e cruente, non sempre rispettose dell’uomo. Rinunciando ad esercitare la professione medica si dedicò all’attività di traduttore di testi scientifici. Proprio grazie a quest’attività nacque in Hahnemann la prima intuizione. Nel 1789, stava traducendo un libro di W. Cullen, uno dei più eminenti medici di allora. Cullen attribuiva l’efficacia della corteccia di china nel trattamento della malaria alle sue proprietà amare ed astringenti. Hahnemann, esperto chimico ed avido sperimentatore, non si accontentò della spiegazione, in quanto sapeva che esistevano molte altre sostanze più amare ed astringenti della china, ma non efficaci nella cura della malaria. Iniziò quindi a sperimentare su se stesso ripetute dosi di estratto di corteccia di china, finché ad un certo punto fu colpito da febbre, brividi ed altri sintomi simili alla malaria. Hahnemann pensò che dovesse esserci una correlazione tra la malattia e la pianta che ne causava gli stessi sintomi. Curioso e ricco conoscitore di botanica, chimica e tossicologia, provò su di sé e sui suoi più stretti collaboratori, altri farmaci e piante officinali in uso a quel tempo studiandone gli effetti e le reazioni, fino alla formulazione della dottrina omeopatica così come la conosciamo oggi.Nei successivi venti anni, infatti, egli stabilì le basi della “Materia Medica”. Hahnemann, all’età di soli 24 anni, poteva leggere e scrivere in sette diverse lingue. Egli tradusse 20 dei maggiori testi medici e scientifici, scrisse inoltre il quarto volume di una raccolta molto importante chiamato “Il Lessico Farmaceutico” che fu considerato uno dei testi di referenza standard per i farmacisti del suo tempo. I suoi lavori mettono in luce anche il suo coraggio e la sua libertà nell’esprimere senza paura le sue idee e nel mettere in dubbio le verità più comunemente accettate e le analisi dei medici più rispettati. Nel 1796 Hahnemann scrisse circa le sue esperienze con la legge dei simili nel Diario di Hufeland, un diario medico rispettato in tutta la Germania. Nel 1798 Edward Jenner scoprì casualmente il valore di dare piccole dosi di vaccino a persone nel tentativo di immunizzarle contro il vaiolo. Mentre il lavoro di Jenner fu generalmente accettato in medicina ortodossa, la stessa cosa non accadde con il lavoro di Hahnemann. Vi fu così antagonismo verso Hahnemann e la sua nuova scuola medica, chiamata Omeopatia, che nacque un giornale chiamato “Anti-Homoeopathic Archives” o “Anti-Organon” (l'Organon è libro che Hahnemann scrisse come principale testo sull'arte omeopatica). In particolare a provare antipatia per Hahnemann furono i farmacisti. Hahnemann, infatti raccomandava l’uso di una sola medicina a dinamizzazioni basse che richiedevano una lavorazione particolare. I farmacisti non potevano così vendere molte medicine, fonte per loro di forte guadagno. Hahnemann inoltre accusò i farmacisti di vendere ai pazienti medicine non sempre accuratamente preparate e spesso non adatte, ai soli fini di guadagnare denaro. Hahnemann cominciò a preparare personalmente le sue medicine, atto allora illegale in Germania. Hahnemann fu accusato dai farmacisti di speculare sui loro diritti e di dispensare illegalmente medicine. Fu arrestato a Leipzig nel 1820 e condannato agli arresti domiciliari. Si trasferì a Kothen, dove ebbe un permesso speciale di praticare e dispensare le sue medicine dal Grande Duca Ferdinando, una della molte regalità europee che sostennero l’omeopatia. Nonostante la persecuzione, l'omeopatia continuò a crescere. L’Omeopatia proponeva un approccio sistematico e globale, inoltre la medicina ortodossa si verificava spesso inefficace ed anche pericolosa. C'è accordo generale fra i medici storici di oggi circa la medicina ortodossa del XVIII e XIX secolo che causò più danni che benefici. Salassi e richiesta di sanguisughe erano pratica comune a quel tempo. Un medico francese praticò così tanti salassi che alcuni valutarono per scherzo che egli sparse più sangue in questa pratica medica di quanto non fosse stato versato durante le guerre napoleoniche. Benjamin Rush, considerato il padre della medicina americana, asserì che il salasso era utile in tutte le malattie generali e croniche. 41 milione di sanguisughe furono importate solo nella Francia nel 1833. Negli Stati Uniti, una ditta importò 500 000 sanguisughe nel 1856; e una sua concorrente ne importò 300 000. Oltre ai salassi e alle sanguisughe, medici ortodossi usarono medicine fatte di mercurio, piombo, arsenico, e varie altre erbe forti per aiutare il corpo ad eliminare le tossine che si ritenevano responsabili delle manifestazioni cliniche.

 

                                                             SONNO

Il sonno è una funzione biologica basilare, come alimentarsi e respirare

Il sonno esiste in tutti gli esseri viventi in forma più o meno evoluta
Senza sonno si morirebbe
 
 
Il sonno comportamentale è la somma di due distinti stati funzionali della coscienza ( REM e nREM).
      La coscienza è un continuum che si modifica dinamicamente scivolando da uno stato all’altro in ragione del susseguirsi dei suoi diversi stati funzionali cui corrispondono specifici stati psico-fisici
Stati che si ripetono
 ciclicamente :
  1. VEGLIA
  2. SONNO nREM
  3. SONNO REM
 
 
Veglia
Stato di coscienza in cui l’organismo è prevalentemente
IMPEGNATO con l’ambiente:
           la sensibilità agli stimoli esterni è massima
           la mente funziona con lo stato prevalente di mente conscia
           l’EEG mostra un quadro diffuso di desincronizzazione 
           è presente un buon tono muscolare posturale antigravitario  
           i riflessi osteotendinei sono vivi.
           gli occhi inseguono gli stimoli nel campo visivo e coordinano, in 
 misura minore, l’integrazione interemisferica nella elaborazione o
 processazione dei dati.
 
 
SONNO nREM ( stadi 1-2-3-4)
 
          La sensibilità agli stimoli esterni si riduce progressivamente
          Il tracciato diviene sincronizzato e si rallenta progressivamente
          Il contenuto mentale: attività pensiero-simile , concettuale,frammenti     
 di pensieri e riflessioni collegate alla realtà, senza allucinazioni ,con  
 modesto coinvolgimento emotivo. Il tono muscolare posturale si
 riduce progressivamente.
          Gli occhi sono fermi o eseguono sporadici lenti movimenti ( stadio 1
 
 
SONNO REM
1)      Contenuto mentale: sogni
2)      Desincronizzazione su tutto il tracciato ma onde tetha sull’ippocampo
3)    Comparsa di REM corrispondenti ad una attività di connessione interemisferica dx e sx
4)    Risoluzione totale tono posturale antigravitario di tipo paralitico, inibizione impulsi nervosi a livello del midollo
5)    Inibizione presinaptica dell’imput sensoriale
6)    Inibizione pre-sinaptica dei riflessi profondi osteo- tendinei
7)    Inattivazione dei meccanismi della termoregolazione
8)    Imperfetta regolazione omeostatica con estrema variabilità delle funzioni di base respiratoria e cardiocircolatoria
DISTURBI DEL SONNO (DSM IV TR)
 
n      DISTURBI PRIMARI DEL SONNO
        Dissonnie
»         Insonnia Primaria
»         Ipersonnia Primaria
»         Narcolessia
»         Disturbo del Sonno Correlato alla Respirazione
»         Disturbo del Ritmo Circadiano del Sonno
        Parasonnie
»         Disturbo da Incubi
»         Disturbo da Terrore nel Sonno
»         Disturbo da Sonnambulismo
 
n      DISTURBI DEL SONNO CORRELATI AD UN ALTRO DISTURBO MENTALE
n      ALTRI DISTURBI DEL SONNO
 
Insonnia
Disordine caratterizzato da alterazione quali/quantitativea del
sonno notturno associata spesso a turbe della vigilanza diurna.
Può essere classificata in relazione alla fase di comparsa:
n      al momento dell’addormentamento (Iniziale);
n      nella parte centrale della notte (Intermedia);
n      con la precocità del risveglio (Terminale);
n      nel corso di tutta la notte (Completa).
La causa può essere riconosciuta in un disordine primitivo o
secondario a turbe psichiche (depressione, ansia), uso di
farmaci, patologie non psichiatriche.
 
INSONNIA: MEDICINALI OMEOPATICI PIU USATI
n      GELSEMIUM SEMPERVIRENS
n      NUX VOMICA
n      ARNICA MONTANA
n      IGNATIA AMARA
n      NATRUM MURIATICUM
n      PULSATILLA
n      CHAMOMILLA
n      COFFEA CRUDA
 
GELSEMIUM SEMPERVIRENS
n      Descrizione: Arbusto della famiglia delle Loganiaceae. La TM si prepara dalla radice.
n      Causalità: Traumi emozionali;
n      Diagnosi sindromica: Insonnia, ansia, cefalea congestizia; emicrania oftalmica;
n      Sintomi caratteristici: Ansia paralizzante da prestazione, diarrea e pollachiuria emotive, tremori, insicurezza, turbe dell’attenzione e della concentrazione;
n      Modalità: Aggravamento con le forti emozioni; Miglioramento: con abbondante emissione di urine;
n      Manifestazioni comportamentali: Inibizione comportamentale.
n      Posologia: 15 CH, 3 – 5 granuli 1 h prima del sonno notturno.
 
 
NUX VOMICA
n      Descrizione: Strychnos nux Vomica, albero della famiglia delle Loganiaceae. La TM si prepara a partire dai semi.
n      Causalità: Stress, fumo, abuso di caffè, alcool, cibi piccanti, stimolanti; abitudini sedentarie
n      Diagnosi sindromica: Insonnia da stress psico – fisico
n      Sintomi caratteristici: Insonnia con risvegli nelle prime ore della notte (h 3 – 4), sonnolenza post – prandiale, tensione dolorosa all’epigastrio con bruciori, nausea, dispepsia
n      Modalità: Aggravamento 3 – 4 a.m., nel post prandium; Miglioramento: con un breve sonno (micro – sleeps);
n      Manifestazioni comportamentali: irascibilità, irritabilità, intolleranza alle contraddizioni
n      Posologia: 15 CH, 3 – 5 granuli 1 h prima del sonno notturno.
 
COFFEA CRUDA
n      Descrizione: E’ un arbusto della famiglia delle Rubiaceae. La TM si prepara coi semi freschi.
n      Causalità: Dispiaceri affettivi; emozioni intense. Abuso di caffè e di ipnoinducenti. Surmenage intellettivo.
n      Diagnosi sindromica: Insonnia con iperattività cerebrale;
n      Sintomi caratteristici: Iperattività sensoriale, iperacusia, flusso ideico accelerato, intolleranza ai rumori, tachicardia e tremori.
n      Modalità: Aggravamento notturno e dopo assunzione di sostanze contenenti caffeina;
n      Manifestazioni comportamentali: irrequietezza, irritabilità.
n      Posologia: 15 CH, 3 – 5 granuli 1 h prima del sonno notturno.
 
IGNATIA AMARA
n      Descrizione: la fava di Sant’Ignazio è il seme di (Strychnos Ignatii, arbusto rampicante della famiglia delle Loganiaceae. La TM si prepara con i semi essiccati.
n      Causalità: Traumi affettivi, lutti reali o fantasmatici, collera repressa; Cambio di abitudini e di letto;
n      Diagnosi sindromica: Ansia, depressione, insonnia;
n      Sintomi caratteristici: Lipotimie, bolo isterico, tremori, sospiri lamentosi, pianto immotivato, dolori spastici, erratici, a localizzazione puntiforme,
n      Modalità: Aggravamento: Con la consolazione, alle 11 a.m. Miglioramento: con la distrazione;
n      Manifestazioni comportamentali: Tristezza, malinconia, irritabilità
n      Posologia: 15 CH, 3 – 5 granuli 1 h prima del sonno notturno.
 
ARNICA MONTANA
n      Descrizione: Pianta della famiglia delle Composite. La TM si ottiene dalla pianta intera fresca.
n      Causalità: Traumi psichici, emozioni profonde
n      Diagnosi sindromica: Insonnia notturna, sonnolenza diurna. Irritabilità scontrosità, prostrazione profonda
n      Sintomi caratteristici: Sensazione che il letto sia troppo duro e che non si riesce a trovare la posizione giusta per dormire.
n      Modalità: Aggravamento con tempo freddo e umido. Il movimento e lo sforzo Miglioramentocoricandosi a letto con la testa bassa
n      Manifestazioni comportamentali: Ansia ipocondriaca con paura di morire e malumore. Agitazione e angoscia, con lamenti. Apprensione e disperazione.
n      Posologia: 15 CH, 3 – 5 granuli 1 h prima del sonno notturno.
 
NATRUM MURIATICUM
n      Descrizione: Si tratta del cloruro di sodio, un componente tra i più rappresentati nella materia vivente.
n      Causalità: Risentimento, rabbia repressa.
n      Diagnosi sindromica: Depressione, insonnia, cefalea.
n      Sintomi caratteristici: Dimagrimento, irritabilità; rimuginazioni ossessive; Insonnia in soggetti che non sopportano la presenza di altre persone al loro fianco
n      Modalità: Aggravamento: Col calore (calore atmosferico, di ambienti chiusi, da esposizione al sole, da esercizio fisico), con la consolazione (calore morale), con l’esposizione all’aria di mare. Miglioramento: All’aria aperta, bagnandosi con l’acqua fresca
n      Manifestazioni comportamentali: Rabbia crescente che non sfoga facilmente; non si confida con nessuno, rifugge le relazioni intime, non sopporta nessun tipo di calore umano sebbene ne abbia un disperato bisogno;
n      Posologia: 15 CH, 3 – 5 granuli 1 h prima del sonno notturno.
 
PULSATILLA
n      Descrizione: Famiglia delle Ranuncolacee. Per la TM si utilizza la pianta fresca raccolte al momento della fioritura.
n      Causalità: Solitudine, abbandono.
n      Diagnosi sindromica: Sintomatologia ansiosa, con insonnia e tremori
n      Sintomi caratteristici: insonnia che si manifesta se il soggetto rimane solo o dopo una emozione violenta. Paura del buio. Estrema variabilità dei sintomi
n      Modalità: Aggravamento: Col calore, in ambienti caldi ed applicazioni calde; con l’umidità, col riposo, alla sera. Miglioramento: all’aria fresca, con applicazioni fresche, col movimento, con la consolazione.
n      Manifestazioni comportamentali: Alla timidezza e la paura di mostrarsi si sovrappone la tendenza alla ostentazione ed la necessità di essere al centro dell’attenzione. Umore mutevole
n      Posologia: 15 CH, 3 – 5 granuli 1 h prima del sonno notturno.
 
INSONNIA SECONDO LA FASE DI MANIFESTAZIONE
n      PULSATILLA: Insonnia iniziale. Non riesce ad addormentarsi perché è da sola ed ha paura di non risvegliarsi.
n      COFFEA CRUDA: Insonnia iniziale. Non può fermare i suoi pensieri, eccitato, irrequieto. Si sente iperattivo.
n      LACHESIS: Insonnia iniziale. Cerca di completare tutti i lavori iniziati nella giornata, fino a tarda notte. Insonnia in bambino goloso, chiacchierone, bugiardo.
n      NUX VOMICA: Insonnia terminale. Si sveglia verso le 4.00 –5.00 del mattino. Risveglio sgradevole e si riaddormenta con difficoltà; sonno scarsamente ristoratore, si alza più stanco di prima. Soggetto irrequieto con turbe dispeptiche.
n      SULPHUR: Insonnia terminale. Si sveglia verso le 5.00 del mattino, ha la sensazione che il letto sia troppo caldo. Avolte diarrea al risveglio.
n      RHUS TOXICODENDRON: Insonnia terminale. Deve alzarsi presto dal letto perché si sente indolenzito ed ha bisogno di muoversi per lenire il dolore.
 
INSONNIA SECONDO LA CAUSALITA
nIGNATIA, GELSEMIUM: Dispiaceri e contrarietà;
nKALI PHOSP., ARG. NITR.: Stress intellettivo;
nSTAPHYS., LYCOPOD.: Collera repressa;
nCOFFEA CRUDA: Attesa di un evento piacevole;
INSONNIA SECONDO LA CAUSALITA
nNUX VOMICA: Abuso di eccitanti (alcool, caffè);
nSAMBUCUS: Naso chiuso;
nSABAL, CONIUM: Nicturia;
nLYCOPODIUM: Pollachiuria in pz. epatopatico.
 
nI medicinali complementari sono risultati sicuri ed efficaci nel trattamento dell’Insonnia primaria.                                          
nIn un gruppo di ratti trattati con Coffea cruda 30 CH sono state riscontrate significative modificazioni EEG.                                                                       
nLa somministrazione di Coffea cruda 30 CH in un gruppo di ratti pretrattati con caffeina migliora in maniera significativa la qualità del sonno.
                                                          
INSONNIA IN ETA’ PEDIATRICA
Insonnia pediatrica: difficoltà a iniziare o mantenere il sonno che è vissuta come un problema dal bambino o dal caregiver
 
VALUTAZIONE DEL SONNO DEL BAMBINO
nDistinguere fisiologia da patologia.
nAttenzione a sintonizzatori ambientali :    abitudini , alternanza luce- buio ( luce artificiale )
nIgiene del sonno (stanza rumorose, bevande eccitanti, attività intense serali)
nQualità della coscienza individuale (stati ansiosi e depressivi)
nQualità della coscienza condivisa: attenzione alla relazione con la madre : stato del sistema dell’attaccamento, stati ansiosi e depressivi della madre
nDisturbi respiratori del sonno e patologie mediche (DA, asma, sintom. dolorose)
 
VALUTAZIONE DEL SONNO DEL BAMBINO
nDIFFICOLTA’ DI ADDORMENTAMENTO               
                    percezione di essa da parte del genitore e/o > 30 min per addormentarsi
nRISVEGLI NOTTURNI FREQUENTI
                    RN Più di 3 / notte ad età   inf. 12m                                  
                    RN più di 2 / notte  ad età sup. 12m
nDISTURBO DEL SONNO                                   
                    percezione di esso da parte del genitore e/o DA e/o RN
           
 
INSONNIA IN ETA’ PEDIATRICA-TRATTAMENTO
 
CYPRIPEDIUM PUBESCENS
nDescrizione: Pianta della famiglia delle Orchideacee. La TM si prepara dal rizoma
nCausalità: Irrequietezza psico - fisica
nDiagnosi sindromica: Insonnia del bambino
nSintomi caratteristici: Bambino che si sveglia nel mezzo della notte, parla, canta, vorrebbe giocare. Si calma difficilmente.
nModalità: Aggravamento: con l’oscurità Miglioramento con la luce diffusa ed in compagnia;
nManifestazioni comportamentali: Loquacità, incoerenza, atteggiamenti eteroaggressivi
nPosologia: 9 CH, 3 – 5 granuli 1 h prima del sonno notturno.
 
 
STRAMONIUM
nDescrizione: Datura Stramonium; famiglia delle Solanacee. La TM si prepara dalle parti aeree: fiori e frutti non ancora maturi
nCausalità: incubi notturni
nDiagnosi sindromica: insonnia del bambino
nSintomi caratteristici: pavor nocturnus, paura del buio; Bambino che non vorrebbe rimanere da solo nella stanza. Soggetto ansioso ed irrequieto.
nModalità: Aggravamento: con l’oscurità Miglioramento con la luce diffusa ed in compagnia;
nManifestazioni comportamentali: Irrequietezza fino all’agitazione, incongruità ideativa;
nPosologia: 15 CH, 3 – 5 granuli 1 h prima del sonno notturno.
 
CHAMOMILLA
nDescrizione: Matricaria Recutita; famiglia delle composite. La TM si prepara dalla pianta intera fiorita
nCausalità: eruzione dentaria, rimproveri e punizioni
nDiagnosi sindromica: turbe del comportamento, coliche addominali
nSintomi caratteristici: diarrea acquosa verdastra, algie addominali intollerabili, tosse notturna; caratteristica: una guancia arrossata e calda, una pallida e fredda
nModalità: Aggravamento tra le 21 e le 24, di sera; Miglioramento col movimento passivo (bambini che si addormentano in braccio o in macchina e si risvegliano appena messi a letto) e il caldo; Manifestazioni comportamentali: facile irritabilità; scarsa tolleranza al dolore.
nPosologia: 15 CH, 3 – 5 granuli 1 h prima del sonno notturno.
 
CAUSTICUM
nDescrizione: Si tratta di una sostanza chimica complessa ottenuta mediante distillazione di una miscela di calce spenta e bisolfato di K
nCausalità: Ipersensibilità generalizzata
nDiagnosi sindromica: insonnia del bambino, enuresi
nSintomi caratteristici: facilità al pianto, paura del buio (bambini che vogliono dormire coi genitori), dei cani; avversione per dolci e bibite fredde, desiderio di cibi piccanti
nModalità: Aggravamento: la sera
nManifestazioni comportamentali: ipersensibilità, angoscia intensa
nPosologia: 15 CH, 3 – 5 granuli 1 h prima del sonno notturno.
 
PARASONNIE
nFenomeni indesiderati che si manifestano prevalentemente durante il sonno e sono l’espressione dell’attivazione del S.N.C.
 
PARASONNIE
nSindrome delle gambe senza riposo: ZINCUM METALLICUM
nSonnambulismo: KALI BROMATUM
nBruxismo: CINA
nSonniloquio: KALI PHOSPHORICUM
nPavor nocturnus: STRAMONIUM
 
INSONNIA-TRATTAMENTO FITOTERAPICO
 
Passiflora (Passiflora incarnata) TM Passifloraceae.
Questa pianta viene impiegata da secoli praticamente in tutto il mondo per  il trattamento dell’ansia, dell’insonnia e, nelle medicine tradizionali e popolari, anche dell’epilessia, degli spasmi muscolari. La parte utilizzata è  l’estremità aerea. Studi fitochimici hanno appurato che la Passiflora contiene numerosi flavonoidi, composti glicosidici, alcaloidi dell’armalo e un derivato  g-benzopiranico denominato maltolo. La principale azione farmacologica  è quella di tipo ansiolitico. Tra i Flavonoidi il 5,7 – diidrossiflavone  (meglio conosciuto come Crisina) avrebbe dimostrato un’affinità per i recettori centrali delle benzodiazepine grazie ad un’attività di agonista,
incrementando anche l’affinità di ligandi endogeni (quali il GABA) per  queste stesse strutture recettoriali. La Crisina sarebbe in grado di spiazzare  in modo competitivo il Flunitrazepam legato ai suoi recettori specifici. Gli studi clinici e l’esperienza dell’utilizzo di P. non hanno evidenziato
fenomeni di assuefazione o dipendenza. Non sono noti effetti collaterali.                                                                        
                                                                                      Durante et al. 2005
 
Biancospino (Crataegus monogyna) TM Rosaceae
Appartiene alla famiglia delle Rosaceae. Le droghe utilizzate sono le  foglie e le estremità fiorite, i cui principi attivi sono soprattutto flavonoidi  come l’iperoside, la vitexina-2”-ramnoside e altri glicosilflavoni. L’uso  terapeutico più indicato del biancospino è nel trattamento dell’ipertensione
e dell’insufficienza cardiaca, ma in questa caso, in associazione con  l’estratto di passiflora, melissa e escolzia, il Biancospino esplica  soprattutto attività ansiolitica.
Studi sperimentali condotti nei topi, hanno dimostrato un’azione  depressiva sul Sistema nervoso centrale, mentre in altri studi,  l’associazione di biancospino, passiflora e valeriana, confrontata col
placebo, ha mostrato efficacia nella cura di pazienti affetti da disturbi  del sonno con note ansiose.
 
Valeriana (Valeriana officinalis) TM Valerianaceae
I principali costituenti sono rappresentati dagli acidi valerenici (e altri  derivati terpenici presenti nell’olio essenziale), i valepotriati (valtrato e  baldrinale) e alcuni alcaloidi (valeranina, attinidina e valtrossale). Gli  estratti (sono da preferire quelli secchi e standardizzati in principi attivi)
presentano attività tranquillizzante, ansiolitica ed in particolare sedativa  sul Sistema Nervoso, per azione specifica sui recettori per le  benzodiazepine. La Valeriana può essere utilizzata nella cura dei disturbi  del sonno, nonché come terapia complementare di alcune manifestazioni  di tipo ansioso (attacchi di panico, crisi di angoscia, tremori, crampi  addominali, irritabilità, tensione nervosa, vertigini psicogene, colon  irritabile, palpitazioni, cefalea da stress, ecc.).
 
Melissa (Melissa Officinalis) TM Labiatae
La droga è rappresentata dalle foglie che contengono acidi polifenolici  quali l’acido rosmarinico, flavonoidi, triterpeni e oli essenziali. Le attività  farmacologiche dell’acido rosmarinico sono prevalentemente di ansiolitico  e sedativo, ma anche spasmolitico. L’azione sedativa della melissa si
esplica già a dosi molto basse, con dosi più alte si nota anche un’azione analgesica nonché un potenziamento del sonno indotto da dosi basse di  pentobarbital. L’azione ipnoinducente della melissa sembra efficace  soprattutto nell’induzione stessa del sonno, più che sul prolungamento della sua durata, difatti è indicata prevalentemente quando la fase iniziale  del sonno è disturbato da sensazioni spiacevoli e da ansia.
 
Escoltzia (Eschscholtzia Californica) TM Papaveraceae.
La porzione della pianta utilizzata è rappresentata dalla parte aerea fiorita. I principi attivi della pianta sono costituiti da alcaloidi a nucleo  isochinolinico, quali la protopina, la chelidonina, la criptochina, la  cheletrina, la marcapina che sono state isolate tramite Spettrometria di massa. Le proprietà farmacologiche riconosciute di questi alcaloidi sono la sedazione dell’ansia, l’ipnoinduzione (protopina), attività antispastica a  livello dell’apparato gastroenterico e miorilassante (cheletrina). I principi attivi agiscono inibendo la degradazione enzimatica delle
catecolamine, dell’adrenalina, della dopamina beta – idrossilasi e della  diamino – ossidasi. Inoltre l’estratto di Escolzia inibirebbe la degradazione  delle encefalite le quali, rimanendo attive, espleterebbero un’azione analgesica. L'uso dell‘Eschscholtzia non provoca né assuefazione né dipendenza. Non sono riportati effetti collaterali degni di nota.
                                                                                            Durante P. Buttazzo L. et al. 2005
 
 
 
Tilia tomentosa MG 1DH
Il Tiglio argentato è una pianta della famiglia delle “Tiliaceae”. La  preparazione si ottiene dalle gemme. è ricco di flavonoidi e di cumarine.  Vi sono anche acidi caffeico, clorogenico e cumarico, vitamina C e una certa quantità di tannini. Ha una discreta azione sedativa a livello cerebrale, utile soprattutto nei soggetti ansiosi, ipereccitabili e con sintomi legati alla somatizzazione  dell’ansia a livello dello stomaco e dell’intestino.  Il fitocomplesso di questa pianta è in grado di legarsi ai recettori per le benzodiazepine presenti nel cervello, e ciò spiega la sua azione sedativa e
ansiolitica. Tilia tomentosa è in grado di agire contemporaneamente sia sul centro del  sonno, sia sull’asse cortico-ipotalamico e sia sulla sostanza reticolata e  questo fa si che si innalzi il tasso di serotonina
 
Efficacia e tollerabilità della Preparazione:
Valeriana TM – Biancospino TM – Passiflora TM   ana parti
nel trattamento dell’Insonnia associata ai Disturbi d’Ansia.
Disegno dello studio:
 
n48 pazienti (19 – 67aa)
nValeriana TM – Biancospino TM – Passiflora TM  
     ana parti gtt: 30 gtt tid
nValutazione T0 (0 gg) e T1 (30 gg) co HAM - A
 
 
 
Insonnia
nEscholtzia californica TM: 40 – 70 gtt la sera;
nPassiflora incarnata TM: 40 – 60 gtt la sera;
nTilia tomentosa MG 1 DH: 40 – 50 gtt la sera;
nCrataegus TM: 30 – 60 gtt la sera;
nValeriana officinalis TM: 30 – 70 gtt la sera;
nLitio oligodrop fl: 1 fl la sera;
nMesencefalo 4 CH fl: 1 fl la sera.
 
Divezzamento da benzodiazepine-Fitoterapici utilizzati:
nEscholtzia californica TM;
nPassiflora incarnata TM;
nTilia tomentosa MG 1 DH;
nMelissa officinalis TM.
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